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Starter Pack 2025: il fenomeno digitale che spopola sui social. Gli Starter Pack, nati come meme, oggi diventano giocattoli digitali personalizzati come Reddit e Twitter, erano collage di immagini che catturavano stereotipi: il “Mamma al Mare Starter Pack” con crema solare e panini, o il “Fanatico del Fitness Starter Pack” con pesi e frullati proteici. Erano ironici, immediati, e parlavano di noi attraverso oggetti quotidiani.
Nel 2025, grazie al modello GPT-4o di OpenAI, gli starter pack hanno fatto un salto quantico: non più semplici meme, ma action figure 3D personalizzate, con i tuoi tratti somatici, incartate come giocattoli da collezione. Un esempio? Un utente potrebbe creare un “Barista Hipster Starter Pack” con una macchina da caffè, occhiali tondi e un vinile dei Radiohead. L’effetto è quello di un prodotto da collezione, con titoli spiritosi e un’età consigliata “18+” per strizzare l’occhio all’ironia.
(tempo di lettura 9 minuti)

Il boom è iniziato ad aprile 2025, quando OpenAI ha reso gratuita la funzione di generazione immagini di ChatGPT, attirando milioni di utenti in poche ore, come riportato da post su X. Da allora, i feed di Instagram, TikTok e X si sono riempiti di action figure di ogni tipo: da studenti con cuffie e libri, a professionisti con valigette e caffè, fino a versioni di celebrità come Taylor Swift con microfono e gatto. Ma cosa rende gli starter pack così irresistibili?
Gli starter pack funzionano perché toccano corde profonde. Prima di tutto, l’ego: creare un’immagine che ti rappresenti, con accessori che gridano “questo sono io”, è un atto di autocelebrazione. Quando condividi il tuo “Gamer Notturno Starter Pack” con una console e una montagna di snack, cerchi risate, ma anche un cenno di riconoscimento: “Sì, sei proprio tu!”. È un modo per trasformare la tua identità in un prodotto, come se fossi sullo scaffale di un negozio, pronto a essere ammirato.
Poi c’è l’ironia. Gli starter pack giocano con gli stereotipi, permettendoti di ridere di te stesso mentre ti metti in mostra. Un post su X descriveva un “Programmatore Starter Pack” con “tre monitor, una felpa con cappuccio e una crisi esistenziale” – e i commenti erano un coro di “mi sento chiamato in causa”. Questa autoironia rende il trend universale: chiunque può creare un’immagine che sia al tempo stesso personale e condivisibile.
Infine, la nostalgia. Sebbene meno marcata rispetto alla Ghibli Mania, c’è un pizzico di infantilismo nel voler diventare un giocattolo. Gli starter pack evocano i giorni in cui collezionavi action figure, sognando di essere un supereroe. Ora, il supereroe sei tu, o almeno la tua versione stilizzata.
A fine marzo 2025, la Ghibli Mania ha preceduto gli starter pack, trasformando gli utenti in personaggi animati nello stile di Studio Ghibli. Immagini di persone in paesaggi incantati, con gufi luminosi o foreste al tramonto, hanno invaso i social, evocando la poesia di film come La città incantata. A differenza degli starter pack, la Ghibli Mania era più sognante, meno ironica, e si rivolgeva a un pubblico di nicchia, legato all’estetica degli anime. Mentre gli starter pack puntano sull’autocelebrazione e sull’umorismo, la Ghibli Mania era un tuffo nella nostalgia e nell’immaginazione. La sua popolarità è svanita rapidamente, mentre gli starter pack, più versatili e accessibili, dominano ancora.
Creare uno starter pack è semplice, grazie a ChatGPT e al suo modello GPT-4o, che combina testo e immagini con una facilità disarmante. Ecco come funziona:
Altri strumenti, come DALL·E 3 (integrato in ChatGPT) o MidJourney, possono essere usati, ma ChatGPT è il più popolare per la sua semplicità. Su TikTok, video tutorial mostrano come personalizzare i prompt, con utenti che creano starter pack di ogni tipo, da “Nonna Italiana” (con mattarello e salsa di pomodoro) a “Influencer Fitness” (con leggings e frullati).
Generare immagini richiede energia, più di una semplice query testuale (che consuma circa 2,9 Wh). Un post su X ha paragonato l’impatto di un’immagine IA a quello di caricare uno smartphone. Con milioni di utenti che creano starter pack, l’impronta ecologica cresce. Questo costo “nascosto” è spesso ignorato, ma solleva domande: quanto siamo disposti a consumare per un post virale?
Caricare una foto su ChatGPT significa condividere dati biometrici, come i tratti del viso. Questi possono essere usati per:
Rispetto alla Ghibli Mania, dove le immagini erano più astratte, gli starter pack sono fotorealistici, aumentando il rischio di riconoscimento. Il GDPR in Europa offre qualche protezione, ma i server di OpenAI spesso risiedono fuori dall’UE, in giurisdizioni meno rigorose. Sui social, alcuni utenti si chiedono: “Vale la pena cedere i miei dati per un’action figure?”. La risposta dipende da quanto tieni alla tua privacy.
Gli starter pack sono un inno alla vanità giocosa. Creare un’immagine che ti trasformi in un prodotto – con accessori che raccontano la tua storia – è un modo per dire: “Ehi, questo sono io, e sono fantastico”. Condividere il tuo “Artista Bohemien Starter Pack” con pennelli e un cappello stravagante è una richiesta di attenzione, mascherata da risata. Ogni like è una conferma, ogni commento un applauso.
Ma c’è di più. Gli starter pack ci permettono di giocare con gli stereotipi, ridendo dei nostri cliché mentre li abbracciamo. Un utente su X ha condiviso un “Genitore Millennial Starter Pack” con un passeggino, un caffè freddo e un podcast true crime, scrivendo: “Non so se ridere o piangere”. È questo mix di autoironia e autenticità che rende il trend irresistibile.
Gli starter pack sono esplosi ad aprile 2025 e sono ancora vivi, grazie alla loro versatilità. Ogni giorno nascono nuove varianti: “Starter Pack Elezioni 2025” con volantini e spillette, o “Starter Pack Estate” con infradito e gelato. La Ghibli Mania, invece, è svanita dopo un mese, limitata dal suo appeal di nicchia. Ma le mode digitali sono fragili: dopo il centesimo starter pack nel tuo feed, l’entusiasmo si spegne. Su social, alcuni prevedono che il trend si esaurirà entro l’estate, sostituito da nuove ossessioni.
Gli starter pack sono più di un trend: sono uno specchio del nostro bisogno di raccontarci, ridere di noi stessi e brillare nei feed. Rispetto alla Ghibli Mania, più poetica e di nicchia, gli starter pack vincono per accessibilità e ironia, dominando i social. Ma ogni immagine ha un costo: dati ceduti, energia consumata, creatività a rischio. La prossima volta che crei il tuo “Viaggiatore Instancabile Starter Pack” con zaino e passaporto, fermati un attimo. Stai raccontando la tua storia, o stai solo dando un pezzo di te alla “macchina” AI? In un mondo digitale che ci spinge a mostrarci, la vera sfida è sapere quando fermarsi.
Uno Starter Pack digitale è un’immagine o un modello 3D che rappresenta stereotipi o identità personali, nato come meme e oggi trasformato dall’intelligenza artificiale in veri e propri giocattoli digitali.
Grazie a GPT-4o e a piattaforme come TikTok e Instagram, gli Starter Pack uniscono ironia, autocelebrazione e nostalgia, rendendoli irresistibili e virali.
Gli Starter Pack fotorealistici richiedono foto personali, che possono essere usate per addestrare modelli IA o, nei casi peggiori, per deepfake e pubblicità senza consenso.
È possibile creare Starter Pack usando ChatGPT e strumenti come DALL·E 3. Per maggiore sicurezza, evita di condividere foto troppo dettagliate e controlla le impostazioni di privacy.
Anche se alcune tendenze digitali svaniscono rapidamente, gli Starter Pack hanno dimostrato una versatilità che potrebbe mantenerli popolari ancora a lungo, soprattutto grazie alla loro ironia universale.