Perplexity AI: Guida Completa al Motore di Ricerca Intelligente

Introduzione a Perplexity AI

Sai quella sensazione quando cerchi qualcosa su Google? Apri la prima pagina. Poi la seconda. Poi “mmm no questo non è quello che cercavo”. Altra scheda. E un’altra ancora. E dopo tipo mezz’ora hai 15 tab aperte, hai letto tre articoli diversi che dicono cose diverse, e ancora non hai capito un accidente.

Ecco. Perplexity AI è nato proprio perché qualcuno si è rotto le scatole di questa situazione.

È tecnicamente un motore di ricerca. Ma – e questo è il punto – non funziona come Google. Google ti dà una lista di link e ti lascia lì. Tipo “ecco, arrangiati”. Perplexity invece ti dà direttamente la risposta. Ti dice quello che volevi sapere, punto. E sotto ci mette le fonti, così se hai dubbi puoi controllare da dove ha preso l’info.

L’hanno fatto nel 2022. Il team veniva da posti fighi tipo OpenAI, Meta, Quora, DeepMind (gente che sa il fatto suo insomma). Il CEO è un certo Aravind Srinivas. L’idea secondo me era semplice ma geniale: perché cavolo dobbiamo perdere tutto sto tempo a cercare cose che qualcun altro ha già scritto? Non può farlo qualcun altro per noi? Tipo, un’AI magari?

 (tempo di lettura 20 minuti)

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Perché funziona? è diverso da Google?

Ok guarda, è semplice.

Google: tu fai una domanda → lui ti dice “vai a leggere qui, qui e qui” → tu devi fare tutto il lavoro.

Perplexity: tu fai una domanda → lui VA a leggere quelle pagine per te → te le riassume in modo sensato → ti dà le fonti per verificare.

È tipo quando chiedi a un amico “di che parla quel film?” e lui te lo spiega. Non ti dice “vai su Wikipedia”, te lo racconta lui. Ecco, Perplexity fa quello.

La parte interessante (e che lo distingue dai chatbot normali che si inventano le cose) è che non spara fantasia a caso. Usa l’intelligenza artificiale sì, quei modelli linguistici avanzati di cui tutti parlano. Ma li combina con ricerche vere fatte in tempo reale sul web. Quindi le risposte sono fresche, aggiornate, e soprattutto verificabili.

I numeri? A maggio 2025 facevano tipo 780 milioni di ricerche al mese. In 238 paesi. E crescono del 20% ogni mese. Il che vuol dire che sì, la gente ne aveva davvero bisogno di una cosa così.

Come funziona la tecnologia

Entriamo un attimo nella parte tecnica, ma senza perderci in dettagli inutili.

I modelli AI dietro Perplexity

Perplexity non usa un solo modello di intelligenza artificiale. In realtà ne ha diversi a disposizione e sceglie quale usare in base al tipo di domanda che fai. È tipo avere diversi consulenti specializzati invece di uno solo tuttofare.

Il GPT-5 di OpenAI viene tirato in ballo quando serve ragionamento complesso. Domande articolate, analisi che richiedono più passaggi logici, quel genere di cose.

Poi c’è Claude Sonnet 4.5 di Anthropic, che se ne intende particolarmente di codice e analisi tecniche dettagliate. Se fai domande su programmazione o dati, probabilmente ti risponde lui.

Ma il più interessante secondo me è Sonar, il modello proprietario che hanno sviluppato loro stessi. Parte da LlaMa 3.1 70B di Meta, ma poi l’hanno addestrato specificamente per lavorare con il loro motore di ricerca. Nei test interni pare che Sonar superi sia GPT-4o mini che Claude 3.5 Haiku quando si tratta di soddisfazione utente nel contesto ricerca. Ha senso – l’hanno costruito apposta per quello.

Non devi scegliere tu quale modello usare. Il sistema capisce automaticamente quale serve in base alla domanda.

RAG: come evita di inventarsi le risposte

Qui c’è la differenza vera rispetto ai chatbot normali. Perplexity usa una tecnologia chiamata RAG – Retrieval-Augmented Generation. Tradotto male: prima recupera informazioni vere dal web, poi genera la risposta basandosi su quelle.

Il processo funziona così: quando fai una domanda, il sistema non si limita a generare testo basandosi su quello che ha “imparato”. Va effettivamente su internet, fa una ricerca come faresti tu (solo molto più veloce), trova le fonti più attendibili, le legge, e poi costruisce una risposta mettendo insieme i pezzi. E ti mostra sempre da dove ha preso ogni informazione.

Questo risolve il problema grosso dei chatbot: le allucinazioni. Sai quando ChatGPT ti dice cose che sembrano verissime ma in realtà se le è inventate? Ecco, Perplexity riduce drasticamente quel rischio perché parte sempre da contenuti reali che trova in quel momento.

È un po’ come se avessi un assistente che apre 10 articoli diversi, li legge tutti per te, capisce quali sono affidabili, e poi ti riassume tutto dicendoti “queste info vengono da qui, qui e qui, controlla pure”. Solo che invece di mezz’ora ci mette 5 secondi.

Sempre connesso, sempre aggiornato

Differenza importante rispetto a ChatGPT nella sua versione base: Perplexity è costantemente collegato a internet. Non ha una data oltre la quale “non sa più niente”.

Chiedi qualcosa su un evento di ieri? Va a cercarlo. Ti servono statistiche aggiornate a questa settimana? Le trova. Non ti dice “mi dispiace, il mio training si ferma a gennaio 2025” come fanno altri.

Questo lo rende particolarmente utile per notizie, dati che cambiano spesso, settori che evolvono velocemente. Se lavori in ambiti come tech, finanza, marketing digitale, dove le cose cambiano di mese in mese, avere accesso a informazioni fresche fa una differenza enorme.

Come usare Perplexity nella pratica

Basta teoria. Vediamo come si usa davvero questo strumento.

Iniziare è semplicissimo

Vai su perplexity.ai e basta. Non serve registrarsi per provarlo. Non serve scaricare niente. C’è una barra di ricerca al centro. Scrivi la domanda, premi invio, leggi la risposta. Fine.

Se preferisci usarlo da telefono, ci sono le app per iOS e Android. L’interfaccia è praticamente identica: pulita, senza fronzoli. Zero pubblicità che ti distrae. Solo tu e la tua domanda.

L’interfaccia: meno è meglio

Quando apri Perplexity, la prima cosa che noti è quanto sia essenziale. C’è una barra di ricerca al centro della pagina. E praticamente nient’altro.

Scrivi la domanda, e mentre la risposta si genera davanti ai tuoi occhi, vedi apparire anche i link alle fonti. Man mano che il testo si compone, i riferimenti si popolano. Puoi cliccarci sopra in qualsiasi momento per approfondire.

Una cosa comoda: puoi continuare la conversazione. Tipo, fai una domanda, leggi la risposta, e poi puoi chiedere “ok, ma puoi approfondire questo punto?” oppure “e in Svizzera/Italia come funziona?”. Il sistema tiene traccia del contesto e non devi riformulare tutto da zero ogni volta.

Se ti registri (è gratis), hai accesso a due sezioni interessanti:

Scopri è tipo un feed di contenuti organizzato per categorie che puoi personalizzare in base a cosa ti interessa. Se lavori nel marketing, puoi seguire quella categoria. Se ti piace la tecnologia, idem.

Spazi invece ti permette di creare delle aree tematiche dove organizzi ricerche specifiche. Puoi anche dare istruzioni al sistema su come vuoi che si comporti in quello spazio. Tipo: “in questo spazio rispondi sempre come se parlassi a un principiante” oppure “qui dammi solo fonti accademiche”.

Le modalità Focus: specializza la ricerca

Perplexity ti lascia scegliere dove concentrare la ricerca. Ci sono diverse modalità:

  • Web cerca dappertutto sul web, senza filtri particolari.
  • Accademico dà priorità a paper scientifici, riviste accademiche, pubblicazioni universitarie. Utile se stai facendo ricerca seria.
  • Sociale Ricerca su piattaforme social e community online, forum, discussioni pubbliche e conversazioni della community.
  • Finanza Contenuti finanziari ed economici: notizie di mercato, analisi finanziarie, dati economici, report aziendali, informazioni su azioni e investimenti.

Cambiare modalità è questione di un click. Dipende da cosa ti serve in quel momento.

Come fare domande che funzionano

Perplexity non ha bisogno di prompt elaborati stile “agisci come un esperto di marketing con 20 anni di esperienza…”. Puoi scrivere come pensi normalmente.

Però, ovvio, più sei chiaro su cosa vuoi sapere, meglio è. Qualche esempio pratico:

Vuoi una panoramica generale? Chiedi tipo: “Spiegami le differenze tra inbound marketing e outbound marketing con qualche esempio concreto”.

Ti serve un confronto? Prova con: “Quali sono le differenze principali tra i CRM più usati dalle piccole imprese?”.

Hai bisogno di qualcosa di operativo? Vai dritto: “Fammi una checklist delle cose da fare per lanciare un podcast professionale”.

Cerchi info aggiornate? Sii specifico: “Quali normative sull’intelligenza artificiale sono state approvate in Europa nel 2025?”.

Più dettagli dai, più la risposta sarà mirata. Se chiedi “parlami di marketing” ricevi una risposta generica. Se chiedi “come strutturare una campagna email marketing per un e-commerce di abbigliamento che parte da zero”, ottieni qualcosa di molto più utilizzabile.

Risposta

Fonti

Funziona in italiano?

Sì, funziona. Puoi scrivere in italiano e Perplexity capisce e risponde bene.

Va considerato però che molte fonti autorevoli, specialmente su argomenti tecnici o scientifici, sono in inglese. Quindi potrebbe capitare che la risposta sia in italiano ma alcuni link rimandino a contenuti in inglese. Non è un bug, è semplicemente che l’informazione migliore disponibile è in quella lingua.

Qualche trucco per risultati migliori in italiano:

Scrivi domande chiare e dirette, evita giri di parole inutili. Se ti serve una risposta completamente in italiano, specificalo nella domanda: “Spiegami cos’è la SEO in italiano, con esempi italiani”. Quando cerchi info specifiche sull’Italia (leggi, dati, esempi locali), dillo esplicitamente. Tipo: “Quali incentivi fiscali esistono in Italia per le startup nel 2025?”.

Copilot: quando l’AI ti fa le domande giuste

Questa è una funzione che hai solo con gli abbonamenti Pro e Max, ma vale la pena menzionarla perché cambia parecchio il modo di usare lo strumento.

Copilot è tipo avere un assistente che ti aiuta a formulare meglio la domanda. Invece di darti subito una risposta generica, ti fa domande per capire esattamente cosa ti serve.

Esempio concreto: scrivi “Mi serve una strategia per lanciare un nuovo prodotto”.

Copilot non ti spara subito una lista generica. Ti chiede cose tipo: in che settore operi, che tipo di contenuti crei adesso, qual è l’obiettivo principale (vendite? brand awareness?), chi vuoi raggiungere.

Solo dopo aver raccolto queste info, costruisce una risposta davvero personalizzata sulla tua situazione.

È particolarmente utile quando hai un’idea vaga di cosa cerchi ma non sai bene come formulare la domanda. Copilot ti guida. Se fai ricerche complesse o lavori su progetti strategici, è una di quelle cose che una volta che la provi, fai fatica a farne a meno.

Novità 2025: Il browser Comet

Questa è probabilmente la cosa più grossa che è successa quest’anno. Perplexity ha fatto il proprio browser. Si chiama Comet.

Di cosa stiamo parlando

Non è tipo Chrome con un plugin AI infilato dentro. Hanno proprio ripensato da zero come dovrebbe funzionare un browser nell’era dell’intelligenza artificiale.

L’hanno lanciato a luglio 2025, ma all’inizio solo chi pagava l’abbonamento Max poteva usarlo. La lista d’attesa è esplosa. Milioni di persone volevano provarlo. A ottobre hanno detto “ok basta” e l’hanno reso disponibile gratis per tutti.

Per ora gira su Windows e macOS. Le versioni per iPhone e Android dovrebbero arrivare presto.

Cosa ci puoi fare

Comet ha l’AI integrata nell’esperienza di navigazione. Non è un’aggiunta, è parte del browser stesso.

L’assistente capisce cosa stai facendo. Stai leggendo un articolo lungo e noioso? Può riassumertelo al volo. Stai cercando di capire quale prodotto comprare? Ti aiuta a confrontare le opzioni senza dover aprire 50 tab.

La ricerca di Perplexity è dentro il browser. Non devi aprire una nuova scheda o andare su un altro sito. È sempre lì disponibile.

Se hai l’abbonamento Max c’è anche il Background Assistant. Questo monitora cose per te anche quando non stai guardando il browser. Tipo può controllare se ci sono aggiornamenti su argomenti che ti interessano e avvisarti.

Poi c’è l’automazione. Comet può fare azioni su più app contemporaneamente. Vuoi ordinare un Uber? Cercare una canzone su Spotify? Gestire task su diverse piattaforme? Lui lo fa. Cose che normalmente ti richiederebbero di aprire tre app diverse, saltare tra finestre, copiare e incollare roba.

Comet Plus e la questione editori

A ottobre hanno anche lanciato Comet Plus. È un abbonamento a parte per leggere contenuti premium da giornali e riviste famose.

I partner iniziali sono nomi importanti: CNN, Condé Nast, The Washington Post, Los Angeles Times, Fortune. E poi anche francesi tipo Le Monde e Le Figaro.

Questa mossa è interessante perché Perplexity aveva avuto problemi con alcuni editori. Li accusavano di copiare contenuti senza permesso. Con Comet Plus hanno cercato di sistemare la cosa: pagano gli editori attraverso un sistema di condivisione dei ricavi.

Non so se funzionerà a lungo termine, ma almeno hanno provato ad affrontare il problema invece di ignorarlo.

Prezzi: quanto costa usare Perplexity

Perplexity ha diverse opzioni. Parti da gratis e poi decidi se ti serve qualcosa in più.

Piano Free (0.- al mese)

La versione base te la danno senza chiedere niente. Comprende:

Ricerche normali illimitate con il modello standard. Poi hai 5 ricerche “Pro” al giorno, quelle che usano i modelli più potenti. Accesso a tutte le modalità Focus. E se ti registri puoi salvare la cronologia delle ricerche.

Va benissimo se vuoi solo provare o se lo usi ogni tanto.

Piano Pro (20.- al mese)

Questo è quello che prende la maggior parte delle persone che decidono di pagare.

Ti dà più di 300 ricerche Pro al giorno (praticamente illimitate per uso normale). Puoi scegliere quale modello AI usare tra GPT-5, Claude Sonnet 4.5 e Sonar. Carichi tutti i file che vuoi: PDF, CSV, immagini, audio, video. Puoi generare immagini con DALL-E. Hai Copilot per le ricerche guidate. Ti danno anche 5 dollari di credito al mese per usare le API Sonar se ti serve. E supporto prioritario.

Se usi Perplexity sul serio, tipo ogni giorno per lavoro, questo piano ha senso.

Piano Max (200.- al mese)

Questo l’hanno fatto per chi usa Perplexity tipo ossessivamente. Ricercatori, analisti, gente che ci vive dentro.

Ricerche Pro completamente illimitate (nessun limite giornaliero). Accesso prioritario quando escono modelli nuovi. Limiti molto più alti su tutto. Background Assistant in Comet. E tutto quello che c’è nel piano Pro ovviamente.

Costa parecchio, ma se spingi lo strumento al limite ogni giorno può valerne la pena. Lo compri solo dal sito web, non dall’app store.

Piani Enterprise (per aziende)

Se hai un team ci sono due opzioni business:

Enterprise Pro a 40 dollari per utente al mese. Hai tutte le funzioni Pro più roba per gestire il team: SSO, integrazioni con knowledge base interne, analytics, dashboard admin. Se paghi annualmente risparmi il 20%.

Enterprise Max a 325 dollari per utente al mese. Stesso discorso ma con le funzionalità Max, supporto dedicato, deployment privato e personalizzazioni custom.

Per organizzazioni educative e non-profit ci sono sconti. E se siete più di 250 persone potete negoziare.

I prezzi sono questi a ottobre 2025, ma considerando quanto veloce si muove il settore, potrebbero cambiare con l’uscita di nuove funzionalità.

Se vuoi essere sicuro dei dettagli attuali, ti consiglio di controllare direttamente su perplexity.ai

Quando conviene usarlo (e quando no)

Perplexity è uno strumento potente, ma non è la soluzione a tutto. Vediamo dove eccelle e dove ha i suoi limiti.

Dove Perplexity spacca davvero

  • È velocissimo. In pochi secondi hai una risposta sintetizzata da fonti multiple. Niente più 15 tab aperte contemporaneamente.
  • Le risposte vanno al punto. Non c’è fuffa. Il sistema prende le informazioni rilevanti ed elimina il rumore di fondo.
  • Puoi verificare tutto. Ogni affermazione ha il link alla fonte. Se hai dubbi, clicchi e controlli da dove viene l’informazione.
  • È sempre aggiornato. Siccome accede al web in tempo reale, è perfetto per notizie, statistiche fresche, eventi correnti, settori che cambiano velocemente.
  • Si adatta a diversi usi. Ricerca accademica? Check. Analisi competitiva? Check. Creazione contenuti? Check. Fact-checking veloce? Check.
  • Con l’abbonamento Perplexity Pro hai accesso diretto a ChatGPT, Claude e Sonar.

Quando usarlo ha senso

Devi sintetizzare informazioni da fonti diverse? Perplexity.

Ti servono dati aggiornati tipo adesso? Perplexity.

Vuoi capire velocemente un argomento nuovo senza leggerti tre articoli lunghi? Perplexity.

Devi confrontare opzioni o alternative? Perplexity.

Stai preparando materiale per un progetto o contenuto? Perplexity può essere un ottimo punto di partenza.

I limiti da sapere

Su argomenti super tecnici a volte la profondità non basta. Se ti servono dettagli molto specifici su normative complesse, codice avanzato, ricerca scientifica di nicchia, potrebbe essere troppo generale. In quei casi devi comunque andare su fonti specializzate.

Dipende da cosa trova. Perplexity sintetizza le informazioni che esistono online. Se le fonti disponibili sono scarse o mediocri, anche la risposta lo sarà.

L’italiano funziona ma… è ottimizzato per l’inglese. In italiano va bene ma non perfetto, e molte fonti autorevoli sono comunque in inglese.

Non è creativo. Se ti serve brainstorming, idee originali, connessioni inaspettate, altri strumenti come ChatGPT sono più adatti. Perplexity ti dice cosa esiste, non inventa cose nuove.

Domande vaghe = risposte vaghe. Se non sei chiaro nella domanda, la risposta sarà generica e poco utile.

Confronto rapido con altri strumenti

  • Vs ChatGPT: Perplexity vince su ricerche fattuali e info aggiornate. ChatGPT è meglio per creatività e conversazioni.
  • Vs Google: Perplexity ti dà risposte dirette. Google ti dà più controllo sul percorso di ricerca ma richiede più lavoro da parte tua.
  • Vs Bing Chat: Perplexity ha un’interfaccia più pulita e focus esclusivo sulla ricerca.
  • Vs Gemini: Perplexity è più specializzato nella ricerca. Gemini è più integrato con i servizi Google ma meno focalizzato.

Privacy e sicurezza

Quando usi strumenti AI è normale chiedersi: “ma che fine fanno i miei dati?”

Come gestisce i tuoi dati

Perplexity ha una politica abbastanza chiara su questo:

  • Non usano le tue ricerche per addestrare i modelli AI. Quello che cerchi rimane tuo.
  • Puoi usarlo senza account. Se non ti registri, limiti ancora di più i dati che condividi.
  • Non vendono i tuoi dati. Non li passano a inserzionisti o broker di dati.
  • Tutto è crittografato. Le comunicazioni seguono gli standard di sicurezza moderni.

Trasparenza su come funziona

Una cosa positiva è che Perplexity è abbastanza trasparente:

Vedi sempre da dove vengono le informazioni. Sanno quale modello AI è stato usato per risponderti. Ti dicono se la risposta è stata generata in tempo reale o meno.

Questo ti aiuta a capire quanto puoi fidarti della risposta che hai ricevuto.

Quello che devi sapere tu

La privacy assoluta dipende anche da come usi lo strumento:

Non condividere informazioni sensibili nelle domande. Pensa bene prima di caricare documenti riservati. Se usi Perplexity per lavoro, controlla che sia compatibile con le policy della tua azienda.

Come si posiziona rispetto agli altri

Confrontato con altri strumenti AI, Perplexity è meno invasivo. Non costruisce profili pubblicitari dettagliati su di te. Non personalizza in modo aggressivo. Ti lascia più controllo sull’esperienza.

Ovviamente, come tutti i servizi digitali, un minimo di condivisione dati è inevitabile. Ma tra le opzioni disponibili, Perplexity sembra prendere la privacy più sul serio della media.


Conclusioni

Perplexity non è “hype”! (montatura pubblicitaria). È uno strumento che risolve un problema vero: trovare informazioni online richiede troppo tempo e troppo sforzo.

Le novità del 2025, soprattutto Comet e il piano Max, dimostrano che non vogliono fermarsi a essere “un’alternativa a Google”. Vogliono costruire un intero ecosistema per come accediamo alla conoscenza digitale.

Se lavori con le informazioni – che tu faccia marketing, ricerca, contenuti, analisi, qualsiasi cosa – Perplexity può fare la differenza tra perdere ore a cercare e avere subito quello che ti serve.

Vale la pena imparare a usarlo bene. Non ci vuole molto tempo, ma padroneggiare le sfumature (domande precise, modalità Focus, Copilot per ricerche complesse) può cambiare significativamente quanto sei produttivo.

In un mondo dove l’AI sta cambiando tutto, strumenti come Perplexity non sono più un extra. Sono il nuovo modo in cui dovremmo cercare informazioni.



Domande Frequenti su Perplexity AI

Perplexity AI è gratuito o a pagamento?

Perplexity offre una versione gratuita con ricerche illimitate usando il modello standard, più 5 ricerche Pro al giorno con modelli avanzati. Per un utilizzo intensivo esistono piani a pagamento: Pro a $20/mese (oltre 300 ricerche Pro al giorno) e Max a $200/mese (ricerche illimitate). Le aziende possono optare per i piani Enterprise.

Qual è la differenza principale tra Perplexity e ChatGPT?

Perplexity è sempre connesso a internet e cerca informazioni in tempo reale, citando le fonti per ogni risposta. ChatGPT genera risposte basandosi principalmente sul suo addestramento (con data di cutoff) e non fornisce automaticamente fonti verificabili. Perplexity è ottimizzato per ricerche fattuali, ChatGPT per conversazioni e creatività.

Posso fidarmi delle risposte di Perplexity?

Perplexity riduce significativamente il rischio di informazioni errate grazie al sistema RAG (Retrieval-Augmented Generation), che recupera dati da fonti reali prima di generare la risposta. Tuttavia, è sempre consigliabile verificare le fonti citate, soprattutto per decisioni importanti o informazioni critiche.

Perplexity funziona bene in italiano?

Sì, Perplexity comprende e risponde in italiano. Tuttavia, essendo ottimizzato principalmente per l’inglese, potrebbe fornire fonti in lingua inglese per argomenti tecnici o specialistici. Per risultati migliori in italiano, è consigliabile specificare nella domanda il bisogno di contenuti in lingua italiana.

Cosa sono le modalità Focus e quando usarle?

Le modalità Focus permettono di specializzare la ricerca: Academic per paper scientifici, Writing per creazione contenuti, Video per contenuti multimediali, Reddit per discussioni della community. Usare la modalità appropriata migliora significativamente la qualità e la pertinenza delle risposte rispetto alla semplice ricerca generica (All).

Con Perplexity Pro posso accedere ad altri modelli AI?

Sì, l’abbonamento Pro ti dà accesso diretto a GPT-4, Claude e Sonar. Puoi scegliere quale modello utilizzare per ogni ricerca in base alle tue esigenze specifiche.