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Conoscere gli errori da evitare con ChatGPT è fondamentale per usare al meglio l’intelligenza artificiale, senza fraintendimenti o rischi.. È diventato in poco tempo uno strumento diffuso, quasi quotidiano, per chi cerca risposte rapide, spiegazioni, idee o supporto pratico. Ma come ogni tecnologia potente, anche l’intelligenza artificiale va usata con consapevolezza.
11 Errori da Evitare con ChatGPT. In questa guida ti spieghiamo quando è meglio NON usarlo, con esempi concreti e motivazioni tecniche. A parlare, stavolta, non sono influencer o opinionisti: i limiti che leggerai qui derivano da un’intervista diretta con ChatGPT stesso. Sì, abbiamo chiesto all’AI cosa pensa dei suoi stessi limiti, e le sue risposte parlano chiaro.
(tempo di lettura 4 minuti)
Gli errori da evitare con ChatGPT sono più diffusi di quanto pensi: scopri come evitarli per un uso più consapevole dell’AI.
Risposta: Posso spiegarti cos’è un’infezione virale o cosa significa “lipoma”, ma non posso sostituire una visita medica. Non posso toccarti, vedere un esame, né valutare sintomi nel contesto. A volte potrei fornire risposte allarmanti o completamente errate. Usami per prepararti a un consulto, non per sostituirlo.
Risposta: Posso suggerire esercizi di respirazione o mindfulness, ma non ho empatia vera, non sento la tua voce, non colgo segnali non verbali. Non sono formato per gestire crisi. Se soffri, parlane con un terapeuta vero. Io sono solo uno strumento.
Risposta: No. In situazioni critiche come incendi, fughe di gas o malori, ogni secondo conta. Non ho sensi, non posso chiamare soccorsi. Serve una persona vera e un numero di emergenza, non una chat.
Risposta: Posso spiegare concetti generali, ma non conosco la tua situazione finanziaria. Le normative cambiano spesso e non posso garantire dati aggiornati. Inoltre, condividere dati personali con me comporta rischi di privacy.
Risposta: No. Anche se ci sono misure di sicurezza, non garantisco che le tue informazioni restino riservate. Evita di condividere contratti, referti medici, password o documenti sensibili.
Risposta: No. Non fornisco supporto per attività contrarie alla legge o ai regolamenti. Promuovo un uso responsabile e conforme delle tecnologie.
Risposta: Posso darti una mano a sviluppare idee, chiarire concetti o riformulare un testo, ma il risultato finale dovrebbe sempre rappresentare il tuo lavoro. L’apprendimento è qualcosa che va vissuto in prima persona.
Risposta: Posso accedere a dati aggiornati solo se ho accesso al web, ma non sono un feed in tempo reale. Per le ultime notizie, consulta fonti ufficiali
Risposta: No. Non prevedo il futuro e potrei usare dati incompleti o errati. Scommettere basandosi su ciò che dico è rischioso e sconsigliato
Risposta: Posso aiutarti a comprendere concetti giuridici o a scrivere una bozza, ma non garantisco validità legale. Serve sempre un avvocato per i documenti ufficiali.
Risposta: Posso aiutarti a trovare idee, ma l’arte vera è fatta di esperienza, emozioni e imperfezioni umane. Usami come supporto creativo, non come autore al posto tuo.
ChatGPT offre un ampio ventaglio di funzionalità, ma richiede un utilizzo attento e critico. Non ha le competenze professionali né il contesto per sostituire figure come medici, avvocati o operatori dell’emergenza. Può aiutarti a capire, sintetizzare, immaginare. Ma non può sostituire la competenza, l’etica o l’empatia umana.
Usato con discernimento, questo tipo di tecnologia può davvero offrire un supporto prezioso. Ma non basta chiederci cosa può fare: è altrettanto importante domandarci se è opportuno lasciarglielo fare.
No. Può spiegare sintomi, ma non sostituisce il parere di un medico.
No. Può aiutarti a capire, ma serve un professionista per documenti legali.
È sconsigliato. La privacy non è garantita al 100%.
Può aiutare, ma l’elaborato finale dovrebbe essere tuo.