Come indicizzare un sito su Google

Come indicizzare un sito su Google: guida rapida in 5 passi (+ checklist GEO)

Come indicizzare un sito su Google — guida pratica (senza tecnicismi inutili)

Questa guida ti mostra come indicizzare un sito su Google in modo semplice e passo-passo, pensata per chi ha appena pubblicato un sito e vuole comparire su Google il prima possibile. È valida per qualunque provider (registrar, hosting, CMS). Linguaggio semplice, istruzioni puntuali.

(tempo di lettura 12 minuti)


Come indicizzare un sito su Google: le 5 mosse (riassunto)

  1. Dici a Google che il sito è tuo (verifica del dominio via DNS).
  2. Gli dai l’elenco delle pagine (invi la tua sitemap).
  3. Chiedi una corsia preferenziale per 4–6 pagine importanti (home, /blog, articoli chiave).
  4. Controlli che nulla blocchi Google (robots.txt e assenza di noindex).
  5. Verifichi il risultato in Search Console.

Tempo indicativo: 15–30 minuti. L’indicizzazione effettiva può richiedere da poche ore a alcuni giorni: è normale.


Prima di iniziare

Ti servono:

  • un account Google (per usare Google Search Console),
  • l’accesso al pannello DNS del tuo dominio (dove si gestiscono i record),
  • l’accesso all’area di amministrazione del tuo sito (per cambiare eventuali impostazioni SEO).

Non useremo nomi di aziende o prodotti: i passaggi valgono in generale.


STEP 1 — Verifica il dominio con Google (metodo DNS)

Obiettivo: dimostrare a Google che il dominio è tuo.

  1. Vai su Google Search ConsoleAggiungi proprietà → scegli Dominio.
  2. Google ti mostra una riga del tipo: google-site-verification=XXXX….
  3. Apri il pannello DNS del tuo dominio e aggiungi un record TXT con:
    • Tipo: TXT
    • Nome/Host: @ (oppure lascia vuoto, a seconda del pannello)
    • Valore: incolla esattamente google-site-verification=XXXX…
    • TTL: lascia il valore predefinito
  4. Salva. Torna in Search Console e premi Verifica.

Come controllare che il TXT sia online
Apri un qualunque tool DNS sul web (cerca “dig online”), scegli TXT, inserisci il tuo dominio (tuodominio.tld) e verifica che compaia la stringa google-site-verification=….

Se non si verifica subito, attendi qualche minuto e riprova. Puoi aggiungere anche un secondo metodo (file HTML o meta tag) come “backup”.


STEP 2 — Invia la sitemap (l’elenco delle pagine)

Cos’è la sitemap? È un file XML con i link alle tue pagine principali. Aiuta Google a scoprirle in fretta.

Dove si trova di solito (prova in quest’ordine nel browser):

  • https://tuodominio.tld/sitemap_index.xml (indice di più sitemap)
  • https://tuodominio.tld/sitemap.xml (singola sitemap)

Cosa fare in Search Console:

  1. Vai a Sitemaps.
  2. Incolla l’URL completo della tua sitemap (es. https://tuodominio.tld/sitemap_index.xml).
  3. Clicca Invia → dovresti vedere Riuscito.

Se ottieni “Invalid sitemap address”, hai quasi sempre incollato solo il pezzo finale. Invia l’URL completo (con https://).

L’invio della sitemap è uno dei passaggi più veloci per indicizzare un sito su Google.


STEP 3 — La richiesta di indicizzazione accelera come indicizzare un sito su Google per le pagine chiave.

Perché farlo? È una “spinta” iniziale per le pagine più importanti.

  1. In alto in Search Console usa Ispeziona qualsiasi URL….
  2. Incolla e invia (uno alla volta):
    • https://tuodominio.tld/ (home)
    • https://tuodominio.tld/blog (se esiste)
    • 3–4 articoli o pagine importanti
  3. Clicca Richiedi indicizzazione per ciascuno.

Messaggi che potresti vedere

  • “URL is not on Google” subito dopo il lancio: normale.
  • “Indexing requested”: la pagina è in coda prioritaria. Non inviarla più volte.

Non serve farlo per ogni pagina: la sitemap fa il resto.


STEP 4 — Togli i freni: robots.txt e noindex

4A) robots.txt

Cos’è (in parole semplici)
È un file pubblico che dice ai motori di ricerca cosa possono o non possono scansionare.

Dove lo trovo
Apri il browser e vai a:
https://tuodominio.tld/robots.txt

Cosa devo vedere

  • Se è vuoto o contiene poche righe, va bene.
  • Non deve bloccare le sezioni importanti del sito.

Esempio “ok” minimale

User-agent: *

Disallow:

Sitemap: https://tuodominio.tld/sitemap_index.xml

Se vedi blocchi per parti essenziali (es. una riga Disallow: /blog o addirittura Disallow: /):

  • rimuovi quei blocchi nel pannello dove modifichi il file robots.txt del sito (o chiedi al tuo webmaster),
  • salva e riprova a caricare https://tuodominio.tld/robots.txt finché non è corretto,
  • poi torna in Search Console e Richiedi indicizzazione della home.

4B) noindex

Cos’è (in parole semplici)
È un’istruzione dentro la pagina che dice ai motori: “non indicizzare questa pagina”. Se presente per errore, Google non la metterà nei risultati.

Come lo riconosco facilmente

  • Con Search Console → Ispezione URL: se la pagina è esclusa per noindex, lo vedrai nei dettagli.
  • Oppure dal browser: apri la pagina, poi Mostra sorgente (Ctrl/Cmd + U) e cerca noindex. Se trovi una riga simile:

<meta name=”robotscontent=”noindex”>

significa che quella pagina è esclusa.

Come si risolve

  • Nelle impostazioni SEO della pagina (nel tuo CMS), disattiva l’opzione “noindex” o “non mostrare ai motori di ricerca”; salva.
  • Richiedi di nuovo l’indicizzazione in Search Console.

STEP 5 — Verifica che stia funzionando

  • Search Console → Indicizzazione → Pagine: vedi quante URL sono Indicizzate e se ci sono Escluse con motivi chiari.
  • Ricerca su Google: scrivi site:tuodominio.tld (vedi grossario**) per una stima rapida (non è una prova ufficiale, ma aiuta).
  • Tempistiche: su siti nuovi è normale vedere progressi tra 1 e 7 giorni.

Problemi comuni nell’indicizzare un sito su Google (soluzioni in 1 riga)

  • Invalid sitemap address → Invia l’URL completo (con https://…/sitemap_index.xml).
  • URL scansionata ma non indicizzata → Sito nuovo: attendi; intanto aggiungi link interni e contenuto originale; riprova tra qualche giorno.
  • Bloccata da robots.txt → Rimuovi i Disallow sulle sezioni pubbliche e salva.
  • Esclusa per noindex → Disattiva “noindex” nella pagina e richiedi nuova indicizzazione.
  • Più versioni della stessa pagina (http/https, www/non‑www) → Scegline una e reindirizza tutto lì; usa <link rel="canonical"> sulla versione finale.

Glossario semplice

  • DNS: la “rubrica” di Internet. Qui aggiungi il record TXT per provare che il dominio è tuo.
  • Record TXT: una riga di testo nella zona DNS. In questo caso contiene la verifica google-site-verification=….
  • Sitemap: file che elenca le pagine da far scoprire ai motori. Esempi: /sitemap_index.xml, /sitemap.xml.
  • robots.txt: file pubblico con istruzioni per i crawler. Deve non bloccare le pagine che vuoi nei risultati.
  • noindex: istruzione che esclude una pagina dall’indice. Va usata solo quando vuoi nasconderla.
  • Google Admin Toolbox Big

**site:tuodominio.tld è una ricerca su Google che mostra (in modo indicativo) le pagine indicizzate di un dominio.

  • site: = operatore di Google.
  • tuodominio = il nome del tuo sito (es. mainbrainstorm).
  • tld = Top-Level Domain (= dominio di primo livello), cioè la parte finale come .com, .ch, .it, .org, ecc.

Quindi:

Suggerimenti veloci

  • Non mettere http/httpswww: scrivi solo site:mainbrainstorm.com (nel mio caso)
  • Non ci sono spazi dopo i due punti.
  • Il risultato è indicativo (non ufficiale): per conferme usa sempre Google Search Console (report “Pagine” e “Ispezione URL”).

Checklist finale

  • Verifica dominio in Search Console → aggiungi proprietà Dominio, inserisci record TXT nel DNS, poi Verifica.
  • Invia la sitemap in Search Console → Sitemaps → incolla l’URL completo (es. https://tuodominio.tld/sitemap_index.xml) → Invia (stato: Riuscito).
  • Richiedi indicizzazione per: home /, pagina /blog (se c’è) e 3–4 pagine/articoli chiave.
  • Controlla robots.txt → apri https://tuodominio.tld/robots.txt → non deve bloccare sezioni pubbliche; se puoi, aggiungi la riga Sitemap: con l’URL della sitemap.
  • Verifica che non ci sia “noindex” sulle pagine pubbliche (in Search Console → Ispezione URL, oppure cerca noindex nel sorgente).
  • Link interni: le pagine devono essere raggiungibili dal menu o dalla pagina Blog (evita pagine “orfane”).
  • Controlla i risultati → Search Console → Indicizzazione → Pagine (vedi quante sono Indicizzate); fai anche un rapido site:tuodominio.tld su Google.

Per essere indicizzati: verifica il dominio, invia la sitemap, spingi le pagine chiave, togli i freni (robots.txt e noindex), controlla i progressi. Tutto il resto (performance, contenuti, link da altri siti) aiuterà il posizionamento, ma prima di tutto Google deve poter trovare e includere le tue pagine.


Indicizzazione su Google – FAQ

Quanto tempo ci mette Google a indicizzare un sito nuovo?

Di solito da poche ore a alcuni giorni; a volte 1–2 settimane. Hai già fatto il massimo se: (a) verifichi il dominio in Search Console, (b) invii la sitemap, (c) richiedi l’indicizzazione per home, /blog e 3–4 pagine chiave. Se dopo 7–10 giorni nulla si muove, controlla robots.txt, eventuali “noindex” e che le pagine siano raggiungibili tramite link interni.

Devo richiedere l’indicizzazione per ogni singola pagina?

No. La sitemap serve proprio a far scoprire tutto il sito. Usa “Richiedi indicizzazione” solo per: home, /blog, pagine più importanti e quelle che restano fuori dopo alcuni giorni.

Un punteggio alto su PageSpeed (es. 100) significa che sono indicizzato?

No. PageSpeed misura prestazioni e buone pratiche tecniche. Aiuta l’esperienza utente (e, a parità di contenuto, anche la visibilità), ma non è una prova di indicizzazione. La conferma vera sta in Search Console (Ispezione URL e report “Pagine”).

Cos’è robots.txt e cosa deve contenere?

È un file pubblico che dice ai motori cosa possono scansionare. Aprilo così: https://tuodominio.tld/robots.txt.
Per cominciare, va bene questo modello minimale:
User-agent: *
Disallow:
Sitemap: https://tuodominio.tld/sitemap_index.xml

Cosa significa “noindex” e come lo tolgo se è attivo per errore?

“noindex” dice ai motori “non inserire questa pagina nell’indice”.
Controllo facile: in Search Console → Ispezione URL la pagina risulta “esclusa per noindex”? Oppure apri la pagina, fai “Mostra sorgente” e cerca noindex.
Soluzione: nelle impostazioni SEO della pagina (nel tuo CMS) disattiva l’opzione “non indicizzare / noindex”, salva e Richiedi indicizzazione in Search Console.


FAQ utili e davvero “terra-terra” per chi inizia

Indicizzazione vs posizionamento: qual è la differenza?

Indicizzazione = Google scopre e inserisce la pagina nel suo indice (può comparire nei risultati).
Posizionamento = quanto in alto appare. Prima pensa a farti indicizzare (Search Console + sitemap + pagine chiave), poi lavorerai sul posizionamento (contenuti, link, UX).

Meglio www o non-www? E devo usare HTTPS?

Scegline una sola versione (www oppure non-www) e usa sempre HTTPS.
Imposta un reindirizzamento 301 dalle altre varianti verso quella scelta.
Metti in pagina il canonical coerente (esempio):

<link rel=”canonical” href=”https://tuodominio.tld/percorso-pagina”>

Come vedo quante pagine Google ha indicizzato davvero?

Controllo ufficiale: Search Console → Indicizzazione → Pagine e Ispezione URL.
site:tuodominio.tld su Google è solo indicativo (può mancare qualcosa o mostrare stime). Usalo come occhiata rapida, non come prova.

E se ho contenuti duplicati (stessa pagina con URL diversi, parametri, categorie)?

Scegli l’URL “principale” e metti il canonical verso quello.
Evita di far indicizzare versioni inutili (pagine di filtro/parametri).
Mantieni titolo e testo unici per ogni pagina importante.

Un sito nuovo senza link esterni: Google lo trova lo stesso?

Sì, se invii la sitemap e usi Richiedi indicizzazione per le pagine chiave. Però:
Metti link interni chiari (dal menu, dalla pagina Blog).
Avere almeno un link esterno “pulito” aiuta la scoperta (es. dal tuo profilo social o dalla pagina del tuo brand).


Conclusione: l’indicizzazione è il punto di partenza, non il traguardo

Google sta cambiando il modo in cui presenta le risposte: sempre più spesso mostra sintesi generate dall’AI (“AI Overviews”) e, in alcuni mercati, una modalità AI più conversazionale. In pratica, l’utente vede una risposta-riassunto con i link di approfondimento già selezionati dall’algoritmo. Questo sposta l’attenzione dai “10 link blu” a risposte che integrano contenuti provenienti da più siti.

Cosa significa per te? Che la tua pagina resta la fonte: se è chiara, affidabile e ben strutturata, ha più probabilità di essere citata e linkata dentro quelle risposte AI. Google spiega che le nuove funzioni AI si appoggiano ai contenuti dei siti e invita i proprietari a curare le basi (accessibilità alla scansione, contenuto utile, segnali di fiducia) come prima cosa. Detto semplice: verifica del dominio, sitemap e richiesta di indicizzazione sono le fondamenta. Senza quelle, il resto non regge.

Qui entra in gioco la GEO – Generative Engine Optimization: scrivere e impaginare i contenuti in modo che i motori generativi (Google e gli altri assistenti) li capiscano e possano citarli. In pratica: apri la pagina con un breve riepilogo, indica le fonti quando usi dati, affianca ai numeri il riferimento e mantieni una struttura pulita (titoli, elenchi, tabelle). Queste accortezze aiutano i sistemi a capire cosa offri e quando proporti.

Il tuo piano, quindi, è doppio:

  1. Assicurare l’indicizzazione (quello che hai appena fatto: Search Console, sitemap, pagine chiave, controlli su robots/noindex).
  2. Scrivere per umani e per motori generativi: apri ogni pagina con una risposta sintetica alla domanda principale, usa fonti autorevoli con link, inserisci dati concreti (con l’anno), mantieni aggiornato il contenuto, aiuta l’algoritmo con struttura pulita (titoli H1-H2, elenchi, tabelle chiare) e dati strutturati quando ha senso.

In breve: oggi farsi trovare significa essere trovabili da Google e “leggibili” dai sistemi che generano risposte. Con le basi a posto, qualche buona abitudine GEO fa la differenza: più occasioni di essere citato come fonte, maggiore fiducia da parte di chi legge e traffico più pertinente — soprattutto ora che, accanto ai risultati tradizionali, compaiono risposte generate.