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Era il 2007 quando Google rivoluzionò Maps introducendo Street View: non più solo mappe dall’alto, ma la possibilità di “camminare” virtualmente lungo le strade. Partito da poche città americane, si è rapidamente espanso in tutto il mondo, portando le immagini panoramiche a 360° nelle nostre vite quotidiane.
L’evoluzione: dagli esterni agli interni
Nel tempo, Google estese il concetto anche agli spazi interni attraverso il programma “Street View Trusted”, permettendo a negozi, ristoranti e uffici di mostrare i propri ambienti. Anche se quel programma specifico è stato chiuso nel 2022, la possibilità di aggiungere tour virtuali a 360° è rimasta ed è oggi integrata direttamente nel Google Business Profile.
Come funziona oggi
Ora le foto panoramiche degli interni si caricano direttamente sulla scheda Google Business Profile (ex Google My Business), senza bisogno di certificazioni speciali. Chi cerca la tua attività può esplorare gli spazi prima ancora di visitarli fisicamente: un’esperienza completa che va oltre le semplici informazioni testuali.
Perché investire in un tour virtuale
I costi sono contenuti e accessibili, mentre l’impatto sulla visibilità è significativo. In un’epoca in cui la scelta di un ristorante, un hotel o un immobile passa prima di tutto dallo schermo dello smartphone, offrire un tour immersivo può fare davvero la differenza.




Così come accade per l’home staging, anche nei tour virtuali a 360° per Google Business Profile non mancano errori che compromettono la qualità del risultato. Non parliamo di piccoli dettagli, ma di veri e propri problemi tecnici che ancora oggi si trovano pubblicati su Google Maps.
Per correttezza, qui troverai soltanto delle schermate esemplificative e non l’intera foto originale, ma bastano pochi istanti per capire quanto certi lavori possano danneggiare l’immagine di un’attività.
Accettare una fotografia a 360° realizzata in modo approssimativo significa legare il proprio brand a un risultato scadente, visibile a tutti 24 ore su 24. Riflessi mal gestiti, immagini sgranate, persone o oggetti indesiderati, cuciture sbagliate tra le panoramiche: tutti dettagli che trasmettono poca professionalità e che non possono rappresentare un business in maniera seria.
Con la democratizzazione della tecnologia (molti smartphone ora supportano foto a 360°), è aumentato il numero di operatori improvvisati che si presentano come professionisti. Non è raro incontrare imprenditori che hanno già pagato per un servizio, senza rendersi conto della scarsa qualità del risultato pubblicato online.
La buona notizia è che questi errori possono essere corretti sostituendo le immagini con un nuovo servizio fotografico professionale. L’attrezzatura adeguata (fotocamere a 360° di qualità, treppiedi stabili, software di post-produzione) e l’esperienza tecnica fanno la differenza tra un tour che valorizza e uno che danneggia la tua immagine.
Google Maps è pieno di esempi negativi, ma rappresenta anche un’enorme opportunità per chi decide di distinguersi con contenuti di qualità superiore.




Gli errori ci sono e sono visibili a chiunque cerchi la tua attività su Google. L’importante è non accettarli come inevitabili o “sufficientemente buoni”.
Se hai dubbi sulla qualità del tuo tour virtuale attuale, o vuoi valorizzare al meglio i tuoi spazi sul Google Business Profile, esistono soluzioni professionali e accessibili che fanno davvero la differenza. La tua presenza online merita la stessa cura che dedichi alla tua attività fisica.
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